• 3 kW “chiavi in mano” ha in media un prezzo che oscilla dai 4.500 ai 7.500 € a seconda di marca, accessori e modalità installative.

• 6 kW sale a 8.700-11.400 €; con un pacchetto accumulo da 10 kWh si arriva a 13.000-18.000 € .

• 10 kW parte da circa 13.000-15.000 € e può superare i 20.000 € se si scelgono materiali premium.

Le batterie incidono per 500-1.000 €/kWh (esempio: 5 kWh da 2.500 a 5.000€; 15 kWh da 7.000 a 15.000€).

• Bonus ristrutturazioni per privati: detrazione IRPEF 50 % per abitazione principale (36 % sulle seconde case) fino a 96 000 €, ripartita in 10 anni; vale anche per batterie di accumulo.

• Reddito energetico per famiglie a basso ISEE: contributo a fondo perduto 2-6 kW (non cumulabile).

• Bonus colonnine domestiche: rimborso 80 % fino a 1500 € sulla wallbox, attivo fino a esaurimento fondi.

• Transizione 5.0 e bandi Invitalia per aziende: crediti d’imposta e contributi a fondo perduto per PMI che installano FV con o senza storage.

• IVA agevolata al 10 % su impianto e batteria di accumulo.

Conviene se i consumi serali sono alti o se si vuole raggiungere una piena autonomia energetica. Dimensionamento rapido: 1-1,5 kWh di capacità per ogni kW di pannelli (es. 5 kWh su 3 kWp, 10 kWh su 6 kWp, 15 kWh su 10 kWp). Il sovrapprezzo si ripaga in 2-5 anni, portando l’autoconsumo sopra l’80%. Un dimensionamento accurato è possibile tramite l'analisi della bolletta elettrica. Le migliori batterie hanno 10 anni o 10 000 cicli di garanzia. 

Sì: le migliori wallbox da 7-22 kW collegate al contatore, conformi alla CEI 64-8 sez. 722. Danno la possibilità di gestire i carichi, con avvio smart della ricarica quando c’è surplus solare. 

Con moduli monocristallini recenti bastano circa 4-5 m² per ogni kW: 12-15 m² per 3 kW, 24-30 m² per 6 kW, 40-50 m² per 10 kW. L’esposizione ottimale è Sud (±30°) inclinata 25-35°; un tetto Est-Ovest perde 10-15 % ma spalma la produzione nelle ore di punta  .

A Roma un 6 kW produce 6.500-8.700 kWh/anno; con un prezzo medio del kWh di 0,28-0,35 € il risparmio è 1.900-2.700 € l’anno e l’impianto completo anche di batterie di accumulo si ammortizza in 4-6 anni se ben dimensionato in base alle esigenze.

• Sopralluogo e progetto: 1-2 settimane.

• Pratiche di connessione tramite Modello Unico: 20-30 giorni lavorativi; con iter semplificato si riduce di 15-20 giorni  .

• Montaggio fisico: 1-2 giorni per impianti fino a 6 kW, 3-4 giorni per 10 kW con batteria di accumulo.

STAES cura progettazione, pratiche con GSE/distributore e collaudo; il ciclo tipico “ordine-accensione” è di circa 60/90 giorni salvo casi particolari.

La manutenzione ordinaria (pulizia pannelli + check elettrico) può variare 100-400 € l’anno, pari a 1-2 % del valore d’impianto  . La vita media di un inverter solare è 10-15 anni (1.000-2.000€), spesso coperto da garanzia estesa. Consigliata una polizza “all-risk” (per un impianto da 6kWp 100-200 €/anno) contro grandine e fenomeni elettrici (Spesso ci sono pacchetti con all risk inclusa per 5 anni). Nessun altro costo strutturale rilevante.

• I moduli moderni (Sunpower/Longi/Jinko/Aiko): degradano ≤0,25 % l’anno e hanno 25-40 anni di garanzia su potenza, produzione e fino a 40 anni sul prodotto nel caso dei Sunpower Maxeon.

• Inverter di marca (HUAWEI, SolarEdge): da 10 a 12 anni di garanzia registrando il prodotto, estendibile a 20-25 anni.

• Le migliori Batterie di Accumulo Li-ion LFP/NMC: 10 anni o 10 000 cicli all’80% di capacità residua  .

STAES include monitoraggio remoto da parte dell’ufficio tecnico e gestisce eventuali interventi in garanzia e non direttamente con i produttori.

• Operiamo con le principali finanziarie per offrire tassi sempre migliori, ad esempio con Fiditalia e Findomestic arriviamo a proporre prestiti “green” dedicati: TAN 3-7%, fino a 120 mesi; 

• Leasing finanziario per imprese/partite IVA: canone deducibile e cumulabile con credito d’imposta Transizione 5.0  .

• Noleggio operativo: zero anticipo, canone 2-7 anni comprensivo di assicurazione e manutenzione;

La rata mensile è spesso inferiore al risparmio in bolletta, perciò l’impianto “si paga da solo” fin dal primo anno.